Revisione a cura del comitato di redazione scientifico della Piazzetta Alzheimer, resp. Claudia Capra.
Importanza delle funzioni fisiologiche nella demenza
Nell’articolo di oggi tratteremo alcuni aspetti legati al funzionamentodell’apparato intestinale e urinario, e di alcune loro alterazioni, in particolare facendo riferimento alla persona affetta da demenza.
Le funzioni dell’intestino sono molteplici ed importantissime poiché ci permettono di concludere la digestione iniziata nella bocca e proseguita nello stomaco attraverso l’assorbimento, la fermentazione, ed infine l’evacuazione del materiale di scarto.
In altro modo l’apparato urinario si occupa della produzione e dell’eliminazione dell’urina. ¹
In alcune malattie, come la demenza, le funzioni intestinali ed urinare si possono alterare provocando alcune problematiche, tra cui:
- Stitichezza, intesa come la difficoltà nell’espellere le feci. Tale alterazione può essere causata: dall’assunzione di alcuni farmaci che rallentano il movimento intestinale, presenza di patologie pre-esistenti (stenosi, Parkinson, masse), indebolimento della parete intestinale.
I sintomi principali sono: feci dure, difficoltà di evacuazione, dolore addominale, gonfiore.
In questo caso è importante seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura (consiglio la lettura dell’articolo “Una corretta alimentazione per la persona con Alzheimer”), integrare con molta acqua, svolgere attività fisica per aiutare il movimento intestinale ed infine se necessario ricorre ai lassativi.²
- Incontinenzaurinaria ovvero la perdita involontaria di urina, può in alcuni casi e in stadi avanzati di malattia presentarsi anche come incontinenza fecale. Tale alterazione può essere causata dalla perdita di memoria, dal disorientamento, dalle difficoltà di comunicazione o da una malattia concomitante.
E’ importante agire nel modo corretto evitando di far sentire in imbarazzo la persona. Per prima cosa bisogna valutare le possibili cause di incontinenza e un sua eventuale cura e successivamente mettere in atto una serie di accortezze come:
- stabilire una routine evacuativa ovvero ricordare alla persona di andare in bagno ogni tot ore in modo da anticipare la perdita;
- fare in modo che il bagno sia accessibile e riconoscibile, perché spesso gli episodi di incontinenza si instaurano quando la persona non riesce a trovare in tempo il bagno;
- diminuire l’introito di acqua nelle ultime ore prima di andare a dormire, mantenendo sempre una buona idratazione;
- utilizzo di pannolini assorbenti, ne esistono di vario tipo in base alle proprie preferenze e tipologia di perdite.
Nel caso in cui l’episodio di incontinenza si verifichi è importante assicurarci che la persona svolga un’igiene intima e che provveda ad indossare indumenti puliti e asciutti, questo passaggio è molto importante per evitare la formazione di irritazioni e pieghe, poi difficili da trattare. A tal proposito può essere necessario, in casi di declino cognitivo, individuare una persona (caregiver) che lo assista nelle fasi di vestizione, igiene ed accompagnamento alla toilette. ³
- Perdita dello stimolo evacuativo che nella maggior parte dei casi si presenta in fasi avanzate di malattia. La maggior parte delle volte la persona percepisce lo stimolo ma non è in grado di esprimere verbalmente il suo bisogno oppure non trova il bagno, non ricorda la sequenza di gesti che deve effettuare dallo spogliarsi al pulirsi e così via. Tale problema può poi portare a episodi di incontinenza sia fecale che urinaria, occlusione intestinale oppure evacuazioni in ambienti diversi da quello del bagno.
E’ importante in questo caso stare attenti a variazioni dell’umore, agitazione o aggressività in quanto possono essere segnali che indicano il bisogno di andare in bagno. Inoltre assicurarsi che la persona evacui regolarmente impostando una routine (abitudine) in modo che la persona abbia il tempo e la tranquillità di svolgere i propri bisogni.
Questi elencati sono le alterazioni più comuni che vengono individuate nelle persone affette da demenza, è importante sempre valutarne la gravità e il disagio affidandosi ad un professionista che sappia prendere in carico la persona.
A cura di Claudia Capra
Siti di riferimento
¹ Humanitas
² Demenza senile
http://demenzasenile.org/sintomi-demenza-senile/demenza-senile-e-stitichezza
³ Alzheimer Italia